sabato 23 febbraio 2008

Perso nella nebbia

Senza colore e senza forma. Perso nella nebbia cercando la fine della collina che non vive mai. Quando i rami chiudono il cielo, non resta che la terra da calpestare.

Non temete, il trucco magico regge il gioco. Vibrazioni estese prima che qualcuno senta l'esplosione. Ma al vento più forte le foglie si staccano. Le foglie non riconoscono il gelo della tormenta dalla brezza ingannatrice. Ma come potrebbero restare immobili sotto continue folate di durezza?

Si dispera l'aria che ribolle nel vuoto. Perché c'è oscurità nel profondo del mare? Perché il freddo deve penetrare nella terra impedendo ai fiori di spuntare?

Chi ha deciso che la nebbia debba essere in grado di diffondersi ovunque come se non avesse ostacoli e fosse il tutto che pervade il niente?

Continua a scorrere l'acqua, ma oggi è fredda e anche se sarà sempre la stessa, avrà un sapore diverso. Sarà per la rabbia che impedisce all'erba di essere docile o per l'abbandono del salice sulla collina? Mille tasti bianchi risuonano nel vuoto accompagnati da un dolce suono di campanelle. Triste e malinconica, la musica che si disperde nel grigio sottile fumo non mi lascia tregua.

Solo nebbia.

sabato 9 febbraio 2008

Accidenti a me...

Accidenti, accidenti a me.

Accidenti a me perché ho creduto troppo in un progetto nuovo quando ormai dovrei sapere bene che in questo mondo realizzare qualcosa è più difficile che vincere al superenalotto.

Accidenti a me perché ho creduto che bastasse trasmettere l'entusiasmo a tutti gli altri per farli salire sullo stesso treno con me.

Accidenti a me perché non sono stato in grado di selezionare e suddividere da subito le persone adatte a quelle inadatte, creando solo casino con il tempo.

Accidenti a me perché me la sto prendendo tanto per una band.

Sì, tutto questo sfogo è per la band, per i Soul for Rent, il mega gruppo che a fatica si sta cercando di mettere su e di preparare degnamente per "andare live".

Genere? Soul, rhythm'n'blues, tipo Blues Brothers e Commitments. No, non come i Blues Mobile, loro alla fine sono molto più funkeggianti di quello che vogliamo fare noi. Per gli appassionati, posso dire che ci ispiriamo di più allo stile della Stax (per chi non sa, chiedete a wikipedia...).

Ore su ore spese a fare ricerca, per materiale, per organizzazione, per gestione... e poi lo studio dei brani, le prove, le telefonate, i messaggi e in generale lo sbattimento.

Tutto per vedere tredici (dai no, due le posso salvare) persone bivaccare intorno ad un'idea che abbiamo lanciato senza l'entusiasmo che serve.

Ma io non mollo mica. Eh no!! Mi sfogo, sì, perché ogni tanto serve sfogarsi. Ma col cavolo che mollo. Ormai ho deciso che la musica sarà sicuramente parte della mia vita lavorativa. Ho già un altro progetto attivo e presto ne farò partire un altro.

E questa band? Adesso ci penso io a dargli una raddrizzata a quei fannulloni. Tremate, Ale il buono, si è incazzato.

**risata malefica**